martedì 22 luglio 2014

Arrampicare la storia: la combinazione De Albertis + Spigolo Rivero

La storia
Nel 1943, in periodo bellico, Michele Rivero sale alla cengia mediana della "MILITI" utilizzando l'attacco delle vie "Gervasutti di destra" e "di sinistra". Con un facile, ma lungo traverso, raggiunge la base dello spigolo che caratterizza la parete nel settore centrale.
Rivero e compagni lo superano tracciando un itinerario di alta difficoltà che ancora oggi è un piccolo capolavoro di intuizione e di logica.
Gli ultimi anni di guerra spazzano vite, volontà ed entusiasmi.
Bisogna aspettare gli anni '50 con la loro dirompente forza di rinascita, per vedere all'opera le nuove generazioni di arrampicatori sulla grande Parete dei Militi.
Nel 1951 Mario De Albertis attacca la parete in corrispondenza dello spigolo superato otto anni prima da Rivero tracciando una via con 2 lunghezze poco chiodabili di alta difficoltà.
Nasce una combinazione che diventa classica e molto ripetuta fino agli inizi degli anni '80, cui, purtroppo, fanno seguito l'oblio e l'abbandono.
Se ancora a metà anni '90 la presenza di spit può infastidire alcuni scalatori, oggi la situazione è completamente ribaltata.
Ci auguriamo che la richiodatura avvenuta nell'autunno 2013 possa ricollegare il presente alla storia e riportare gli arrampicatori su quei terreni dimenticati.

Via "De Albertis-Rivero"
Difficoltà: TD, 6b max (5c A0 obbl)
Dislivello: 350m
Via attrezzata con fix 10mm e chiodi.
De Albertis: soste attrezzate per la calata. 
Rivero: soste con due punti da unire.
Materiale: 2 corde da 50m, 12 rinvii, cordini per unire i punti di sosta, qualche fettuccia per allungare le protezioni, qualche friend medio-piccolo, casco.
Discesa
De Albertis: in doppia sulla via
Rivero: discesa a piedi seguendo gli ometti in direzione nord-ovest fino a raggiungere il sentiero GR 57/GR 5 che dal Col di Thures scende alle Grange di Valle Stretta (45 minuti circa).

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